Libri e pubblicazioni docenti S.I.A.
Settori
"La gavetta del Generale nell'Italia repubblicana" è l'autobiografia del dott. Aldo Lisetti da carabiniere a generale di corpo d'armata r.o., tra sfide, contrarietà, profezie e segreti. Il Prof. Pasquale Maffeo ha scritto: "Nella storia degli ordinamenti militari italiani, e negli annali delle carriere che vi sono prefigurate, questo del generale Aldo Lisetti credo sia caso unico di dedizione a un dovere giurato a diciott'anni come patto etico, retaggio d'onore, missione divenuta imperativo di una vita".
Il dottor Aldo Lisetti, Generale di Corpo d'Armata dei Carabinieri (r.o.), per anni Dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, poi Sindaco di Campodimele e Presidente di vari Enti locali, è stato Delegato alla Sicurezza Sociale del Presidente della Provincia di Latina dal 2007 al 2014. Scrittore e giornalista, ha pubblicato dal 1986 ad oggi una trentina di volumi di saggistica storica e venti annuari monografici. CLICCA PER ACQUISTO
Il dottor Aldo Lisetti, Generale di Corpo d'Armata dei Carabinieri (r.o.), per anni Dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, poi Sindaco di Campodimele e Presidente di vari Enti locali, è stato Delegato alla Sicurezza Sociale del Presidente della Provincia di Latina dal 2007 al 2014. Scrittore e giornalista, ha pubblicato dal 1986 ad oggi una trentina di volumi di saggistica storica e venti annuari monografici. CLICCA PER ACQUISTO
“VENT’ANNI NEL SISDE – Servizi Segreti dalla Riforma del 1977 al 1992 -Parte Prima”
di Aldo Lisetti, formato 17x24, pag. 245 con fotografie in b.n. Edizioni Cassino, Cassino 2002 (euro 15,00 – copie disponibili): “Ecco, per l’intelligenza di eventi e moventi che in quattro lustri hanno dato nerbo e spinta ai processi della politica e del costume politico in Italia, segnando l’intera realtà civile del Paese, un libro che finalmente non indaga e non suppone, bensì racconta – con distacco in lucida verità – fatti e trame di fatti, disegni e storie di uomini, contrasti, urti angustie, rivendicazioni dell’occulto mondo dei Servizi Segreti: da vent’anni, appunto, in attesa di una riforma ogni volta annunziata e ogni volta riconsegnata all’archivio. (…) Ne risulta una nitida mappa trasversale che mette a nudo, come in un gioco delle parti, le nervature e le tensioni del potere, gli scatti sulle coordinate che non sempre ne assicurano la tenuta, i contraccolpi che sopravvengono a liquidare capi e carriere. E c’è altro, ovviamente, nella mappa. (dalla presentazione dell’editore). CLICCA PER ACQUISTO
AGENTE SPECIALE – Eroe senza medaglia
Questo libro narra (con particolari inediti) la storia, rimasta segreta per oltre sessant’anni, del maresciallo di fanteria Domenico Di Fonzo: reclutato dai servizi di informazione anglo-americani dopo l’8 settembre 1943, impiegato in missioni speciali in territorio nazionale occupato dal nemico, catturato dopo molte imprese dalla Gestapo e ucciso a sangue freddo in Alto Adige la mattina del 12 settembre 1944 insieme ad altri ventidue prigionieri.
Essa sarebbe caduta nell’oblio – ha scritto nella presentazione il presidente della Provincia di Latina – se la passione per la storia patria, la sensibilità ed il piglio civile di uno scrittore come Aldo Lisetti non avessero tratto dall’occasionale incontro con Mariuccia, l’ultimogenita del Di Fonzo, all’ombra dell’Olmo, secolare testimone e custode delle vicende di Campodimele e dei suoi abitanti, lo spunto per una ricerca profonda e meticolosa, così saldando, almeno in parte, un debito dello Stato verso un uomo che allo Stato e al suo futuro, fuor di retorica, offrì quanto di più prezioso potesse avere dopo i figli: la sua stessa vita.
Ancora più singolare è che detta storia sia stata scritta da un generale dei carabinieri, professionista dell’Intelligence, che nei servizi segreti ha ricoperto a lungo incarichi di vertice, prima di essere eletto, per arcano destino, sindaco del paese nativo del nostro eroe senza medaglia. CLICCA PER ACQUISTO
Essa sarebbe caduta nell’oblio – ha scritto nella presentazione il presidente della Provincia di Latina – se la passione per la storia patria, la sensibilità ed il piglio civile di uno scrittore come Aldo Lisetti non avessero tratto dall’occasionale incontro con Mariuccia, l’ultimogenita del Di Fonzo, all’ombra dell’Olmo, secolare testimone e custode delle vicende di Campodimele e dei suoi abitanti, lo spunto per una ricerca profonda e meticolosa, così saldando, almeno in parte, un debito dello Stato verso un uomo che allo Stato e al suo futuro, fuor di retorica, offrì quanto di più prezioso potesse avere dopo i figli: la sua stessa vita.
Ancora più singolare è che detta storia sia stata scritta da un generale dei carabinieri, professionista dell’Intelligence, che nei servizi segreti ha ricoperto a lungo incarichi di vertice, prima di essere eletto, per arcano destino, sindaco del paese nativo del nostro eroe senza medaglia. CLICCA PER ACQUISTO
Nella seconda metà del Settecento la Repubblica di Venezia si apprestava a vivere le ultime decadi della sua gloriosa storia. Nonostante ciò furono anni caratterizzati da un notevole fermento, che videro la Serenissima impegnata nella tenace difesa dei residui spazi di sovranità nel Mediterraneo e delle importanti correnti di traffico che ancora alimentavano lo stato. Venezia, in particolare, a più riprese fu costretta ad esercitare la pressione diplomatica e militare nei riguardi delle Reggenze barbaresche del Nord Africa, con le quali, tra il 1763 e il 1765, erano stati firmati dei Trattati: i Cantoni africani, infatti, più volte li interpretarono in maniera capziosa, o li disattesero. All'occorrenza, la minaccia del bombardamento navale, o la sua attuazione, andarono dunque a suggellare, o a sostituire, l’esito dei colloqui diplomatici, a salvaguardia dei vitali interessi della Serenissima. QQQuesto libro di storia militare illustra sia le spedizioni diplomatiche affidate dal Senato agli ammiragli della Repubblica che le campagne navali condotte da Angelo Emo contro la Reggenza di Tunisi. Concludono il volume un’attenta analisi della disciplina a bordo dei vascelli veneziani e della situazione della flotta e delle fortezze marittime veneziane dopo la caduta della Repubblica.
di Riccardo
Caimmi
Dal 1615 al 1617 l'esercito della Repubblica di Venezia e quello dell'arciduca Ferdinando d'Austria si affrontarono sul territorio che dalla Val Canale giungeva a Monfalcone, sull'Adriatico, insistendo per un lungo tratto lungo il fiume Isonzo. Trecento anni dopo, sui medesimi luoghi, si sarebbero scontrati nel corso della Prima guerra mondiale italiani e austriaci. Nel corso di questa guerra, combattuta anche in Istria e Dalmazia, Venezia lottò per mantenere il dominio del Golfo e per riconquistare i territori perduti durante la guerra contro la lega di Cambrai, mentre gli arciducali miravano a difendere il Sadland isontino e ad affermare le proprie aspirazioni sull'Adriatico. In questo aspro conflitto, caratterizzato da scorrerie, assedi, combattimenti e colpi di mano, più che da vere e proprie battaglie campali, si distinsero alcuni tra i più brillanti condottieri del secolo, tra i quali Wallenstein; gli stessi Generali comandanti delle contrapposte armate, Pompeo Giustiniani ed Adamo di Trautmannsdorf, trovarono una gloriosa morte sul campo. Dopo le cronache di pochi autori seicenteschi ed alcuni successivi contributi, per lo più ispirati ai loro scritti, questo lavoro basato su ricerche d'archivio traccia un chiaro, equilibrato ed esaustivo quadro degli eventi, ponendo inoltre all'attenzione del lettore aspetti rimasti sino ad oggi ignoti. CLICCA PER ACQUISTARE